lunedì 18 luglio 2016

INTERVISTA CREATIVA D'ESTATE

Eccoci al secondo incontro dedicato alle interviste creative che parlano del creare arte e bellezza e questa volta sarà la volta della BELLEZZA DEI COLORI. 
Ci parlerà di questo Luisa Camatta, mamma e donna immersa nei colori, consulente d'immagine, titolare della sartoria poetica Camatta, blogger, ideatrice del Corso e percorso di immagine personale e psicologia del colore, esperta nel test di Luscher.


Iniziamo subito!

Cara Luisa, ti chiedo un modo per definirti e farci capire chi sei.
Questa è una delle domande a cui mi è più difficile rispondere, perché non amo definirmi. Ogni volta che devo farlo, mi sembra di perdere possibilità per strada, di escludere lati di me che potrei sviluppare. Comunque diciamo che sono una bambina ribelle che ha scelto di essere mamma, stilista e consulente di immagine, con una particolare attenzione al valore simbolico dei colori nella costruzione di uno stile personale. Il mio lavoro si rivolge a privati e aziende. Se lavoro con privati, di solito lavoro in gruppo attraverso i ‘Corsi di immagine e psicologia del colore’ oppure singolarmente attraverso le consulenze di stile personalizzate. Se lavoro per le aziende, faccio consulenze sull’uso del colore per comunicare in un’ottica di marketing, di personal branding e di creazione di un ambiente di lavoro produttivo e felice.
Mi capita anche di fare consulenze ambientali nelle case (case private oppure alberghi, scuole, fabbriche, perfino carceri…) per suggerire i colori che creano un ambiente più salutare e creativo.
Quando un cliente si rivolge a me è perché ha intenzione di apportare dei cambiamenti alla propria vita. Di solito si parte da dentro per arrivare all’esterno.

Luisa, la ragazza dei colori. Quando è nata la tua passione per il colore?
Io sono nata a colori. Per me il colore è una lingua, come il francese o l’inglese. Tra tutti è il linguaggio che capisco più intuitivamente e che mi viene più facile parlare…
Prima penso a colori, poi traduco i miei pensieri in parole.
E’ sempre stato così.
Il colore mi permette di entrare in profondità dentro me stessa, di comunicare con le mie parti nascoste e insieme è un veicolo di comprensione della realtà, per me. Se ci pensi il colore è vibrazione, come il suono…lo dicono tutte le saggezze antiche, di ogni cultura e latitudine. Perfino la meccanica quantistica ormai ha riconosciuto che la materia non è altro che vibrazione solidificata. Ecco, per me il colore è la lingua della realtà, il modo in cui capisco il messaggio che Dio ha messo in tutte le cose.
Tu ti definisci una donna rossa. Quanto influisce nella tua vita capire di che colore sei?
Equivale a capire quali sono le tue caratteristiche di fondo, le componenti fondamentali del tuo carattere. Se sai cosa hai a disposizione fin dalla nascita per realizzare i tuoi progetti in questo mondo, è più facile essere efficaci e coerenti con se stessi. Trovare il proprio colore non significa osservare impotenti un destino già scritto, significa capire su quali qualità puoi sempre contare, perché sono parte di te. Poi però la volontà e il lavoro interiore hanno una parte fondamentale, perché ti permettono di integrare e raffinare quelle parti che potremo chiamare deboli: i difetti caratteriali.

Ho avuto l’onore di partecipare al tuo corso e soprattutto percorso nel favoloso mondo dei colori. Comunichi bellezza, amore e gioia. Come riesci ad infondere questa magia nelle persone?
Grazie! Mi fa molto piacere sentire questo. Vedi, io sono una timidona di fondo, piuttosto solitaria e anche selvatica. Non mi viene spontaneo interagire con gli altri esseri umani. Ma quando faccio quello che davvero amo, qualcosa dentro di me si accende, non sono mai stanca, mi dimentico di mangiare e dormire, mi dimentico perfino di me stessa. Conta solo quello che sto facendo, perché so che ha un grande valore e che può essere davvero utile alle persone. Il messaggio che devo trasmettere è così potente, che io mi limito a essere uno strumento. Penso sia per questo che da fuori vedi bellezza, amore e gioia. Perché non sono io, è il Colore che parla.

La nascita di tua figlia ha influito nel creare il corso che proponi?
Questo corso non esisterebbe se non avessi portato mia figlia nel pancione. Tutto è iniziato in quei nove mesi di gravidanza. Si può tranquillamente dire che tutto questo me lo ha insegnato Lei. E’ una storia che racconto spesso durante i miei corsi.


Sei una persona molto comunicativa e ispiratrice che accompagna le persone verso il meglio di sé.
A chi consiglieresti di fare delle vere e proprie immersioni di colore?
         Lo consiglierei a tutti. Soprattutto a chi sta passando un momento di crisi, per qualunque motivo. Ovviamente se una persona è già pronta, nel senso che ha già iniziato a guardarsi dentro, questo lavoro è più proficuo. Permettere al colore di insegnarti qualcosa significa prima di tutto non ostacolarlo. Se tu non vuoi vedere, non vedrai. Se vuoi vedere, c’è un mondo da scoprire attraverso i colori.
Proprio in questo periodo, approfittando dell’estate, sto ideando un progetto che si chiamerà ‘Viaggi nel Colore’ : vorrei proprio fare quello che hai detto tu, cioè far immergere le persone nel Colore, in modo che percepiscano intuitivamente, attraverso l’esperienza diretta sulla loro pelle, gli effetti psicologici e fisici dei vari colori. Quindi restate connessi, come si dice, perché a breve comunicherò tutti i dettagli di questo progetto e ne faremo di tutti i colori! E’ proprio il caso di dirlo!


GRAZIE di cuore a Luisa, 
che ci ha accompagnato nel suo mondo colorato!

Per seguire novità e curiosità vi invito ad andare alla sua pagina Facebook: 

e il suo blog, dove prossimamente  arriverà un nuovo articolo tutto colorato: 


Luisa e Celeste


"La creazione di qualcosa di nuovo non viene compiuta dall'intelletto, ma dall'istinto al gioco che viene mosso da una necessità interiore. 
La mente creativa gioca con gli oggetti che ama."
Carl Gustav Jung



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