mercoledì 24 dicembre 2014

RITO

Un modo molto potente e liberatorio per rompere dei vecchi schemi che ancora vivono dentro di noi, è quello di scrivere una lettera a qualcuno con cui non abbiamo risolto o dobbiamo risolvere una qualche situazione. 
Riporto qualche esempio: una persona che ha un contrasto con qualcuno che gli sta a cuore e desidera riconciliarsi, oppure si vuole comunicare con un'anima con la quale non si ha risolto qualcosa nella vita terrena. 
Una questione delicata può essere ad esempio la madre che scrive al bambino nato non vivo o 
che ha lasciato questa vita prematuramente.
L'importante è volgere le proprie parole in modo positivo, benevolo e compassionevole.
Una volta scritta la si brucia e le ceneri le si butta, 
se si ha la possibilità, in un ruscello o fiume oppure le si lascia scorrere nel lavello. . . 
Un ringraziamento speciale a Katia, mia insegnante, che mi ha fatto conoscere tanti piccoli, ma molto profondi, insegnamenti.

Il monaco buddhista Keisuke Matsumoto 
 ha affermato:
”L'acqua è il principio della vita: dobbiamo vivere come se fossimo acqua, in maniera limpida e fluida. . . .”

 




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